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30 marzo 2006 - Laureateci Cup

www.laureateci.it


MOLTO AMICI DI MASSIMO BUX - POCO AMICI DI MASSIMO BUX 9-6

(Gimbo 4, Cathall 3 - Albatro 1 - Andrea 1 - MrLuglio 3 - Tencar 1 - Bushido 1 - CaitaVM 1)


Chilavert : Con lui in campo nulla è scontato: Esce dai pali palla al Piede per impostare, si avventa sistematicamente su qualunque cosa gli passi davanti, si tuffa ogni volta verso angoli che non esistono e rilancia sistematicamente l'azione contro la rete che sovrasta il campo sfoggiando un piede delicatissimo. A volte para anche, ma è tutto merito degli accattivanti guanti di Topolino con cui si presenta in campo.

Cathall : Testa al Derby cestistico di Sabato e Gambe sull'Erbetta. Al ritorno nella Laureateci Cup cerca di limitarsi il più possibile nelle fatiche, ma non può esimersi dal rotolare per oltre 90 minuti mentre gli avversari gli quintuplicano la marcatura: Segna tre gol e finisce la partita in debito di Ossigeno, Idrogeno, Azoto, Elio, Potassio e di un'altra quindicina di Elementi della Tavola Periodica.

Pinux: Esordio nella Laureateci Cup per il componente numero centodiciotto della pattuglia coratina nel celeberrimo torneo internazionale. Si fa apprezzare per chiusura tempestive e pittoreschi controlli di palla al limite del buon gusto. Sfiora il gol da cineteca facendo qualcosa a metà tra un liscio di tacco e un velo di polpaccio che sorprende avversari, compagni, raccattapalle, spettatori, appassionati, il tipo del campo e semplici passanti. Tutto sommato non male, tenendo conto che calza 51.

Gimbo : "Questo è forte". Così prima della partita era stato etichettato l'ottimo Gimbo, Componente numero centodiciannove della infinita patttuglia coratina. Nei primi 87 minuti della gara, però, sembra emozionato e in campo si vede poco. Ma quando la gente inizia a chiedere spazientita "Ma forte in cosa?" sfodera quattro splendidi gol che lo ergono a capocannoniere di questa Edizione della Laureateci Cup. In cosa fosse forte in realtà non è stato ancora capito, però.

Andrea: Inizia la partita confuso ed impacciato, lontano 150 chilometri dalla lontana nazione di Lecce ed impaurito dai 15 sconosciuti con cui si trova a calcare il campo. Col passare dei minuti prende coraggio, trova la sua posizione, segna un gol, ma si fa apprezzare soprattutto per la concretezza e il gioco rude e molto maschio. Se esistessero ancora, i Village People uno così macho lo adorerebbero.

Stu: "Dove si trovava il pomeriggio del 30 marzo verso le 17 in punto?
"Giocavo a Calcio al De Matteo, signor Giudice"
"Ma vaffanculo và"

Pbolo : Divide le 24 ore giornaliere tra le attività di Rappresentante, Amministratore, Marito, Moglie, Colf, trovando qua e là anche il tempo per studiare delle materie finte. La sua nuovissima pancetta, però, viene fuori quando gli si chiede di giocare a pallone: Fatica a trovare la Posizione e ogni 15 minuti si sposta da un angolo all'altro del campo. La scusa ufficiale è il cambio di ruolo, il motivo reale la Ricerca delle Zone d'Ombra per evitare di sudare

Albatro :E' un giocatore di calcio, di quelli veri, e lo si nota quando entra in campo mettendosi quei parastinchi che gli altri cretini scambiano da profani per delle strane ed antiestetiche spalline. Nei 140 minuti di finto agonistico tutti lo ammirano per le sue giocate ed apprezzano i suoi fraseggi. Dispensa così tante Geometrie che alla fine tutti hanno finalmente capito il Celeberrimo Teorema dell'Esagono di Pappo e iniziano a parlare in scioletezza di Dodecaedri

Novantuno: Anche lui conferma la discreta impressione destata nelle gare precedenti: Difensore Arcigno, Chiude Bene sugli avversari e rilancia l'azione verso qualcosa di vicino alla porta difesa da Chilavert. Vuole togliersi lo sfizio di tirare un rigore, ma la piazza così centrale che per segnare il portiere avrebbe dovuto fingere uno svenimento. Ha il limite della lentezza: Se avesse fatto il Tedoforo per Torino 2006 adesso la fiaccola si troverebbe ancora ad Atene 2004.

Tencar: La sua scelta di presentarsi al Campo nonostante abbia ancora da smaltire il durissimo fuso orario di Pescara è da apprezzare. Tolte queste attenuanti, la sua partita è da valutare tutto sommato soddisfacente. Tenendo conto del Jet-Lag, è già positivo che abbia capito almeno superficialmente lo sport da praticare e che non sia presentato sul campo con stones e scope coinvolgendo Stu in avvincenti sfide di Curling

CaitaVM81: Per non sprecare le energie del Serissimo Torneo del DIB si diletta in porta alternando respinte decisive, un paio di papere gustose, un po' di uscite niente male e un centinaio di salvataggi verso la tre quarti di campo. Ma tutto questo non gli basta, e nel finale si sposta nel ruolo di mezzala riuscendo anche a segnare su Punizione alla Barriera peggio piazzata della storia. Se non è ancora soddisfatto della prestazione, può rendersi utile passando la Folletto nelle Aule del Dipartimento.

MrLuglio: Si presenta in campo con la bellezza di 3 mesi e 1 giorno di Anticipo (Questa è da capire ma fa molto ridere), costringendo tralaltro a giocare il match con temperature da ebollizione che mettono immediatamente a dura prova i tonicissimi fisici degli informatici. Lui però sembra trovarsi a suo agio, si distingue per una buona corsa e un gran tiro da fuori che gli valgono una tripletta. Magari con un regista come lui alle spalle, Edwige Fenech avrebbe avuto tutt'altra carriera.

Ozne: Pomo della Discordia, si presenta all'esordio nella Laureateci Cup tirato a lucido e con una gradevole maglia di Maldini risalente a occhio ai tempi del governo Craxi. Purtroppo non entra mai in partita, limitandosi al suo diligente ruolo difensivo tentando vagamente di riuscire a fermare le entità che ad intervalli gli si avvicinano. A volte pare muoversi, ma è solo uno spostamento indotto dalla Normale rotazione terrestre.
Sbobba: Anche lui provieniente dai lontani territori leccesi, si limita per buona parte del match a muoversi su tutto il fronte difensivo con alterne fortune. Su uno dei gol avversari fa prima un passo a destra, poi uno indietro, poi uno avanti e infine uno a sinistra con una mezza giravolta. Se avesse indossato una elegante camicia di vualle e una gonna plissettata a pallini rossi l'avremmo anche potuto scambiare per una ballerina di Fox Trot.
Bushido: E' l'elemento più mobile di un terzetto offensivo che di mobile ha solo la caratteristica forma a Comò. Svaria bene e si propone in avanti segnando un gol, ma ciò che più colpisce è il suo caratteristico pantalone lungo in un pomeriggio afoso da 70 gradi all'ombra. Se voleva nascondere la sua tendenza a non portare le mutande, tanto valeva presentarsi al campo in Kilt.
Nicolas: Si auto-flagella per 138 minuti praticando una meticolosa ed asfissiante marcatura a uomo su Cataldo. Lo segue dovunque: sulla fascia sinistra, sulla destra, verso il centro. Persino quando si abbassa ad allacciarsi le scarpe lo guarda storto pensando chissà a quale trovata tattica. Parecchi studi sostengono che ognuno di noi abbia almeno 3 gemelli nel Mondo. Ieri è stato trovato quello siamese.

Cathàll ©