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La guerra ci ha separati, ci ha reso avversi, ostili; noi che, un tempo, correvamo lungo fiumi e prati e sentivamo, sempre pių vicini gli spari di quei maledetti fucili. Quelle notti di dolore e lamenti si rischiararono di mille stelle cadenti. Ogni goccia di sangue caduta sulle zolle, non pių verdi, rese ogni uomo colpevole. Oggi, di nuovo insieme su quei prati giochiamo con i figli di quei padri che, in quelle notti, non si sono perdonati...
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