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 SALVIAMO IL MANIFESTO!
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shrek
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Inserito il - 24/06/2006 : 17:03:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di shrek Invia a shrek un Messaggio Privato
L'unico giornale veramente libero esistente, fatto da una vera cooperativa e con gli stipendi equamente distribuiti tra i dipendenti (il direttore guadagna quanto quello che fa le pulizie), un giornale che non ha mai avuto paura di mettersi contro i potenti e contro i politici, di qualsiasi parte. RISCHIA DI CHIUDERE.

su www.ilmanifesto.it c'e' un appello che invita a sostenere il giornale con contributi volontari.

Da trentacinque anni il manifesto rappresenta un caso unico nel panorama editoriale italiano e non solo.
Nessun padrone se non la cooperativa dei lavoratori che lo mettono ogni giorno in edicola,
stipendi (bassi) uguali per tutti, un giornalismo politico indipendente e autogestito specchio
delle trasformazioni che hanno segnato questi anni ...

SOSTENIAMOLI!

«La paura ha creato gli dèi.»
(Lucrezio, De rerum natura)

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airbag
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airbag

Città: manchester


Inserito il - 24/06/2006 : 22:58:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di airbag  Invia a airbag un messaggio AOL Invia a airbag un Messaggio Privato
anche le cooperative editoriali come le case editrici ricevono un contributo annuo di sostegno che ricopre spese varie e si aggira nell'ordine di milioni di euro

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shrek
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farpipi


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Inserito il - 25/06/2006 : 16:26:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di shrek Invia a shrek un Messaggio Privato
Citazione:

airbag inserito il - 24/06/2006 : 22:58:38

anche le cooperative editoriali come le case editrici ricevono un contributo annuo di sostegno che ricopre spese varie e si aggira nell'ordine di milioni di euro



Ti sbagli airbag " Il manifesto" è una delle poche fonti di giornalismo nn assoldato!!

Spero che tanti aderiscano a questo appello.

«La paura ha creato gli dèi.»
(Lucrezio, De rerum natura)

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airbag
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airbag

Città: manchester


Inserito il - 25/06/2006 : 17:50:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di airbag  Invia a airbag un messaggio AOL Invia a airbag un Messaggio Privato
no
fecero vedere a report che ugualmente percepiva fondi statali

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shrek
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farpipi


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Prov.: Bari


Inserito il - 25/06/2006 : 20:09:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di shrek Invia a shrek un Messaggio Privato
Riporto testualmente il tratto della puntata di Report in cui si parla de "Il Manifesto", giusto per fare un po' di chiarezza:

Citazione:

MILENA GABANELLI INSTUDIO

Mai sentito parlare cosìtanti di democrazia! E poi si dice che non c’è pluralismo informativo! Ad ognimodo fino adesso abbiamo visto chi ha preso i soldi con il trucco del partitofinto e i giornali di partiti veri. Poi c’è un’altra categoria, i giornali natiproprio come cooperativa. La prima e la più nota è Il Manifesto, nato nel 71quando i finanziamenti non c’erano, ha vissuto sempre con i mezzi propri. Quandonell’87 la legge ha esteso alle cooperative giustamente hanno attinto pureloro. Uno dei fondatori è Valentino Parlato.

AUTORE (VOCE FUORICAMPO)

Mai sentito parlare cosìtanto di democrazia! La terza categoria finanziata riguarda le cooperative di giornalisticom’è IL Manifesto. Valentino Parlato è uno dei fondatori.

VALENTINO PARLATO - “ILMANIFESTO”

Nel 1971 è nato comecooperativa e non poteva essere altro che una cooperativa. Noi non volevamo,eravamo stati messi fuori dal PC e non volevamo fare un giornale con unpadrone, volevamo un giornale che fosse di proprietà di tutti i componenti diun gruppo politico di loro sostenitori. Abbiamo cominciato quando non c’eranoquesti contributi ed è stato piuttosto difficile, anche se con i contributi lavita non è stata facile. Giornalisti e tecnici tutti. Abbiamo fatto unacooperativa con un’eguaglianza di retribuzione di tutti, dal telefonista aldirettore.

GIANCARLO ARESTA–AMMINISTARTORE “IL MANIFESTO”

In questi giornali idirettori sono eletti da chi ci lavora, che grande valore di autonomia ha unfatto come questo! Anche i poligrafici partecipano alle elezioni del direttorede Il Manifesto per le prerogative dello statuto.

GABRIELE POLO-DIRETTORE“IL MANIFESTO”

Lo spirito cooperativo èquesto: è la necessità di mettere sul mercato una voce o più voci dei giornaliin cooperativa che non rispondono a nessun padrone. Mi sembra un serviziosociale molto utile.





Questo è il link per il testo integrale: http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90227,00.html

Inoltre per sciogliere tutti i vostri dubbi vi posto anche un'articolo di Francesco Paternò:

Citazione:


La resa dei conti. Ecco perchè rischiamo la pelle
Francesco Paternò
E' anomalo che un'anomalia duri da più di trentacinque anni, ma la difficile esistenza de il manifesto è tutta qui. Siamo un mostro. Da salvare, perché se muore non si riproduce più. Perché proprio adesso rischiamo di chiudere, perché abbiamo difficoltà a pagarci gli stipendi da febbraio: è una storia singolare da giornale libero e di mercato, un'anomalia mondiale. E che vuole risanarsi per ripartire. Più o meno la stessa missione - fatte le dovute proporzioni - del ministro Tommaso Padoa Schioppa.
L'attuale pericolosissima crisi nasce da lontano. Su un fatturato di 17,5 milioni di euro e 121 dipendenti, il contributo della legge per l'editoria alla nostra cooperativa vale il 25% mentre quello da incassi pubblicitari il 9,6% contro circa il 50% degli altri giornali. Il resto delle entrate sono da vendite da edicola e dalle poche promozioni che siamo in grado di fare - perché le promozioni necessitano di investimenti importanti - e comunque tutte rigorosamente in utile. Dai libri alla musica dei cd, dove il manifesto ha affermato in poco più di dieci anni un vero marchio di qualità.
Nonostante abbiamo ridotto gli oneri degli interessi passivi dal 10 al 5% fin dagli inizi del millennio, il peso del debito ci sta stritolando. Pure a fronte di un risanamento patrimoniale cominciato nel 2001 che ha portato a una secca riduzione del debito oneroso e a fronte di bilanci che, tra alti e bassi, non producono più da anni voragini nel conto economico e indicano anzi un certo equilibrio di gestione. Il 2005 abbiamo chiuso con una buona media di 29.000 copie vendute, a causa però di eventi eccezionali come la vicenda del sequestro della nostra Giuliana e la morte di Nicola Calipari. O addirittura per la scomparsa di Giovanni Paolo II.
Quel che ci sta spingendo sull'orlo del baratro è però il peso del debito, che sacrifica le risorse finanziarie correnti e azzera ogni possibilità di investimento. Quel che incassiamo serve a far fronte al piano di ammortamento del debito a breve e medio termine. Ogni volta che discutiamo una nuova possibile iniziativa ci chiediamo: e il budget? E' sempre zero, facciamo qualche miracolo, certamente si può e si deve provare a far meglio, ma la situazione è questa. La campagna che lanciamo oggi sta nell'esigenza di trovare subito risorse straordinarie per equilibrare i flussi finanziari, per stare contemporaneamente dietro al debito pregresso e avere denari per investire.
Dove? Sul giornale innanzitutto, il cuore del mostro; su nuove iniziative editoriali che abbiano un peso sul mercato culturale e politico, come è successo con il nostro supplemento dei trentacinque anni; sul web, strumento principe per crescere nella comunicazione mentre è in atto una crisi mondiale della forma quotidiano, come evidenzia l'erosione di copie vendute dal New Yok Times a Le Monde e Libération per arrivare fino al nostro piccolo, grande manifesto. Internet e carta, connessioni e concorrenza, il futuro prossimo. E' di pochi mesi fa uno studio del Washington Post su se stesso che poneva due domande oggi ineludibili per chi fa informazione: quanto perdiamo con il giornale on line? E quanti soldi avremmo perso se non avessimo fatto l'edizione on line?
Questa erosione globale delle vendite dei quotidiani (complice anche la crescita della diffusione free press) ci ha investito all'inizio del 2006. Sicuramente ci abbiamo messo del nostro, con molti errori. Abbiamo provato a rispondere con il nuovo giornale messo in edicola il 28 aprile scorso. Addio all'elegante formato americano, ecco il giornale che state leggendo più compatto nella formato, per tagliare i costi di carta e stampa (nel 2006 il prezzo della carta è aumentato principalmente per il caro-petrolio dell'8,5% e rischia di salire oltre l'11% entro dicembre), e più soggettivo nei contenuti, in particolare con la pagina 2 riservata agli editoriali e ai contributi dei lettori. Una scelta che scarta con il resto del panorama editoriale italiano.
Un giornale che ha dato nel primo mese segnali positivi, ma che non bastano più. Come non bastano più i 5.892 abbonamenti in essere tra postali, coupon e web, un record nella storia della nostra impresa ma al di sotto dell'obiettivo dei 7.000 indicato da Valentino Parlato all'inizio della campagna 2005-2006, nello scorso novembre. Un obiettivo mostruoso, verrebbe da dire.
Salviamo il mostro. Perché sappiate che questo nostro esperimento antimercato rischia di chiudere. Noi ce la mettiamo tutta ma la risposta spetta a voi lettori de il manifesto e ai non lettori che tuttavia pensano che questo giornale sia un utile personaggio nella commedia, o tragedia, che stiamo vivendo.



Airbag fa un po come vuoi...
Spero aderiscano in molti
www.ilmanifesto.it

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Inserito il - 25/06/2006 : 20:50:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di airbag  Invia a airbag un messaggio AOL Invia a airbag un Messaggio Privato
io non sono contro il manifesto
ho cercato di fare un po' di chiarezza e postando quegli articoli non hai nè aggiunto nè tolto niente

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shrek
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Inserito il - 26/06/2006 : 00:19:34  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di shrek Invia a shrek un Messaggio Privato
Forse...o magari non hai visto ancora la differenza...(se letti con attenzione si nota...)
Airbag non ho capito la chiarezza che hai fatto. Hai citato una puntata di Report non specificando, quindi non chiarendo, la posizione de "Il Manifesto" all'interno della stessa. Ho fornito il link per andare a rileggere il testo della puntata e se voui c'è anche il video, proprio per far vedere la differenza che c'è!
Comunque ripeto,senza niente di personale,fa un po quel che vuoi...
Ognuno è libero di aderire o meno questo è scontato, da qui ad equiparare "Il Manifesto" ad altri quotidiani c'è un po' di discrepanza....
Io mi auguro che molti facciano una piccola offerta,per una delle pochi fonti di informazione giornalistica ancora autonoma!!
saluti
www.ilmanifesto.it

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Inserito il - 26/06/2006 : 08:11:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di airbag  Invia a airbag un messaggio AOL Invia a airbag un Messaggio Privato
e smettila di dire 'fai quello che vuoi'

la chiarezza gira intorno ad un punto: 'non c'è l'autonomia dellinformazione'
io ho suggerito un 'perchè' tu postando hai confermato, non si evince da nessuna parte la libertà o superiorità del manifesto


il voler mantenere uno 'orientamento non-classista interno' non influenza l'informazione

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Inserito il - 26/06/2006 : 11:08:30  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di shrek Invia a shrek un Messaggio Privato
Ma hai devvero riletto tutto con un po' d'attenzione,per farti un'idea, prima di rispondere? Non ci credo!
Discussione chiusa.E' inutile confrontarsi con gente che non porta elementi per la discussione stessa, ma lancia solo frasi per sentito dire.
saluti

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Inserito il - 26/06/2006 : 11:45:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di airbag  Invia a airbag un messaggio AOL Invia a airbag un Messaggio Privato
sentito dire?
tu citi report e ti pugnali

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genius
dott. ing. cav. ...FN

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Inserito il - 26/06/2006 : 12:11:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di genius  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di genius  Invia a genius un messaggio Yahoo! Invia a genius un Messaggio Privato
boh io ho letto il testo integrale, e ho letto ke il manifesto come gli altri quotidiani prende i sovvenzionamenti statali.

"...e se non hai morale
e se non hai passione
se nessun dubbio ti assale
perché la sola ragione che ti interessa avere
è una ragione sociale
soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare
non farla nel mio nome
non farla nel mio nome
che non hai mai domandato la mia autorizzazione
se ti difenderai non farlo nel mio nome
che non hai mai domandato la mia opinione..."

Un blog farlocco
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Lamia
The Death of Reality is Coming

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Inserito il - 26/06/2006 : 17:10:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lamia  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Lamia Invia a Lamia un Messaggio Privato
io non ho mai letto Il Manifesto ma cito da te shrek:
" MILENA GABANELLI INSTUDIO

Mai sentito parlare cosìtanti di democrazia! E poi si dice che non c’è pluralismo informativo! Ad ognimodo fino adesso abbiamo visto chi ha preso i soldi con il trucco del partitofinto e i giornali di partiti veri. Poi c’è un’altra categoria, i giornali natiproprio come cooperativa. La prima e la più nota è Il Manifesto, nato nel 71quando i finanziamenti non c’erano, ha vissuto sempre con i mezzi propri. Quando nell’87 la legge ha esteso alle cooperative giustamente hanno attinto pure loro. "
loro è riferito a quelli de Il Manifesto quindi "hanno attinto".

"VALENTINO PARLATO - “ILMANIFESTO”

Nel 1971 è nato comecooperativa e non poteva essere altro che una cooperativa. Noi non volevamo,eravamo stati messi fuori dal PC e non volevamo fare un giornale con unpadrone, volevamo un giornale che fosse di proprietà di tutti i componenti diun gruppo politico di loro sostenitori. Abbiamo cominciato quando non c’erano questi contributi ed è stato piuttosto difficile, anche se con i contributi la vita non è stata facile. Giornalisti e tecnici tutti. Abbiamo fatto unacooperativa con un’eguaglianza di retribuzione di tutti, dal telefonista aldirettore."

e potrei evidenziare tante altre frasi simili nel tuo post.
da qui si legge che dall'87 ha cominciato anche Il Manifesto ad attingere ai contributi.
tu sei sicuro di aver letto bene?

http://www.antonioceci.com
"The further we go And older we grow The more we know The less we show" (primary)
...Politica? spero di abbandonare l'arca prima che affondi...
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