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battistis
Utente Nonno
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Verbano-Cusio-Ossola
Città: inCentroConPassAuto
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Inserito il - 12/04/2006 : 13:54:56
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Citazione: Messaggio inserito da feeb
..il prossimo governo Prodi ? (il Prodi II)
ossia, non essendo Rifondazione COMUNISTA un partito oggettivamente in grado di stare al governo (per fare proposte populiste come "Ritiriamo immediatamente le truppe dall'IRAQ" (fregandosene di una eventuale guerra civile) o "Lavoro minimo garantito per tutti!" (a spese dello stato, e coi soldi di chi ?) o "Abbasseremo l'ICI!" (se vi fa ridere detto da Berlusconi dovrebbe farvi ridere anche detto da Bertinotti, se non siete di parte)) quanto ci vorra' perche' sfiduci il prossimo governo di centrosinistra ?
ti ricordo che quando parli cosi' ti prenderei a tuzzi... cmq. visto che silvio si e' varato quelle 15 leggi a suo favore e a favore della classe medio-alta di imprenditori italiani, ora ci vorrebbero una decida di leggi a favore di questi sporchi comunisti tipo legalizziamo la djoga leggera, aboliamo la nuova legge fini, riapriamo le case chiuse, aggiustiamo i cpt, abassiamo le tasse sui DVD vuoti e le pene per il p2p, smettiamola di pagare gente che fa la guerra dove serve la pace e la democrazia, fanculizziamo bush e il sistema americano ecc... ecc... che ne dici? non ti sembra equo? |
Modificato da - battistis in data |
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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ultras82
Utente assiduo
Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Bari
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Inserito il - 12/04/2006 : 17:09:56
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nel primo dei due ci sono però attivissime leggi sul conflitto di interessi. ed è verissimo che è stato un grosso errore del csx non vararne di serie, ma anche berlusconi è abbastanza ridicolo quando dice "non esiste conflitto di interessi perchè non c'è una legge a tal proposito. in danimarca un imprenditore che aveva un campo da golf lo ha venduto per candidarsi al parlamento (e non è stato manco eletto), non è andato a Villa Certosa a costruirsi l'anfiteatro simil-greco coi soldi dei contribuenti. Non ha avuto bisogno di andare a vedere se infragesse o meno la legge, lo ha fatto perchè lo ha sentito in coscienza. |
Dice il verme della fava alla fava: tempo ci vuole, ma il buco te lo devo fare. (antico adagio noiano)
tu devi ringraziare il cielo che non sono riuscito a scoprire chi sei, perchè mi hai fatto veramente incazzare di brutto, lurido st*nz* che non sei altro, mi hai dato del ladro senza conoscere un ca**o della mia situazione, ma chi ca**o ti credi di essere? (by Miki.xxx aka sv4)
io veramente, non so con che coraggio ti metti a giudicare le persone senza sapere niente della loro vita e a fare della retorica inutile e priva di fondamento, comunque, se ti trovo per strada, un ca**otto te lo mollo volentieri, [...] cog*io*e (by Miki.xxx aka sv4)
Questo anno i comunisti schiavi non ci sono più? Prima si fanno votare e poi... spariscono? Quelli che ci procuravano i ticket per la show card? (by Bronko85) FINALMENTE ONLINE! www.bitstop-bari.it |
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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Inserito il - 12/04/2006 : 17:17:02
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Nota per Fassino, in America il conflitto di interessi è libero (Presidente, vicepresidente e parlamentari non devono nemmeno esibire la dichiarazione dei redditi)
IL FOGLIO, 30 marzo 2006
Milano. Piero Fassino, a Porta a Porta, ha detto che il centrosinistra farà una legge sul conflitto di interessi per “separare nettamente l’interesse privato, del tutto legittimo, con il ruolo pubblico”. E ha concluso: “Io sono affezionato a una legge di tipo americano”. Bene. Qual è la legge di tipo americano? Sorpresa, non c’è. Negli Stati Uniti non c’è nessuna legge sul conflitto di interessi che impedisca al proprietario di aziende, azioni, imperi industriali o mediatici, di candidarsi a cariche pubbliche e di governo. Non solo: l’ipotesi non è neanche lontanamente presa in considerazione. Qualora un miliardario o un imprenditore, anche del mondo dell’informazione, venisse eletto non è obbligato né a vendere le sue proprietà né a metterle in un blind trust. Non è nemmeno obbligato a presentare la dichiarazione di redditi completa, come si fa in Italia.
Il codice o codicillo Negli Stati Uniti, la materia è regolata da un codice di “leggi etiche” di 90 pagine, disponibile presso l’United States Office of Government Ethics. Le norme non si occupano dei conflitti potenziali, piuttosto puntano sulla trasparenza e si limitano a sanzionare penalmente i comportamenti privati che confliggono con gli interessi pubblici. “Va segnalato – si legge nel report del 31 ottobre 2003 del Congresso degli Stati Uniti che fa il punto delle leggi americane sul conflitto di interessi – che non esiste alcuna legge federale che richiede espressamente a un particolare funzionario federale, o a una categoria di funzionari, di mettere i propri assets in un fondo cieco per esercitare un lavoro pubblico all’interno del governo federale”. Ancora: “I funzionari federali e gli impiegati non sono obbligati a dismettere i loro beni per evitare il conflitto di interessi. Piuttosto… i metodi principali di regolamentazione dei conflitti di interessi, a norma delle leggi federali, sono l’esclusione e la trasparenza (disclosure)”. Le leggi americane, dunque, non impediscono a priori a nessuno, neanche a un simil Berlusconi locale, l’elezione o la nomina a cariche politiche o di governo. Non forzano la vendita, non obbligano a mettere in un fondo cieco il proprio patrimonio. La legge americana prescrive esclusivamente “l’esclusione”, cioè la ricusazione, l’astensione dal partecipare a decisioni pubbliche che potrebbero favorire interessi privati, e poi la trasparenza, cioè rendere pubblici i propri interessi finanziari. Ma, attenzione, l’obbligo di non partecipare alle decisioni pubbliche potenzialmente confliggenti con gli interessi privati vale soltanto per i funzionari di governo e per gli impiegati federali, non si applica né al presidente degli Stati Uniti né al vicepresidente né ai parlamentari di Camera e Senato né ai giudici federali (articolo 202, comma c del codice degli Stati Uniti). Ancora prima che questa esplicita esenzione fosse iscritta nel codice, era consuetudine consolidata escludere presidente e vicepresidente dalle norme sul conflitto d’interesse, per lo stesso motivo per cui non sono mai state applicate ai parlamentari: “Una ricusazione obbligatoria potrebbe, in teoria, interferire con i doveri di presidente e vicepresidente richiesti dalla Costituzione”, perché in democrazia è più importante l’interesse pubblico che gli eletti sono chiamati a perseguire, piuttosto che il potenziale conflitto con gli interessi privati. Negli Stati Uniti, dunque, il potenziale conflitto di interessi del capo del governo e dello stato, del suo vicepresidente, dei senatori e dei deputati è così poco regolato da far apparire draconiana la legge Frattini approvata in Italia in questa legislatura. Gli eletti, a Washington, hanno soltanto l’obbligo di rendere noti i propri beni e i propri debiti. Punto. Tra l’altro, questo obbligo è meno rigoroso di quello equivalente previsto in Italia. I parlamentari e i ministri italiani devono depositare per legge la dichiarazione dei redditi, i loro colleghi americani no. Si limitano a farne un riassunto, indicando fonte e tipo dei propri guadagni, senza entrare nello specifico e senza rivelare l’esatto ammontare. La legge prevede nove categorie di entrate, così ampie e vaghe che le ultime due sono: “Più di un milione di dollari, ma meno di 5 milioni” e “oltre cinque milioni di dollari”. Di Bush, per esempio, si sa che ha interessi nel settore del “legname” che valgono tra i 10 e i 20 mila dollari. Quando nel 2003 si è scoperto che Dick Cheney aveva ancora interessi non dichiarati nella Halliburton, la società di cui è stato presidente e che è stata la principale beneficiaria degli appalti in Iraq, non è successo nulla dal punto di vista penale o sanzionatorio, proprio perché il presidente e il vicepresidente non sono perseguibili per violazione di conflitto di interessi. Altra cosa è l’opportunità politica, ma quella è sanzionata dagli elettori non dalla legge. Così il magnate dei media Steve Forbes si è candidato alla Casa Bianca, esattamente come Ross Perot, mentre un pensierino l’ha avuto anche il patron della Cnn Ted Turner. Si candiderà l’ex governatore della Virginia, Mark Warner, fondatore della società di telecomunicazioni Nextel. Per non prestare il fianco a voci o ad accuse di conflitto di interessi, molti parlamentari affidano il proprio patrimonio a “blind trust” regolati dalla legge, i quali però consentono la vendita delle proprie azioni. I miliardari al Senato sono 45 (uno su tutti: Rockfeller), non tutti dotati di un fondo cieco. Bill Frist, nonostante il blind trust, ha venduto le azioni della società di suo padre prima di un ribasso in Borsa. L’inchiesta nei suoi confronti è per insider trading, non per conflitto di interessi. Mike Bloomberg è un magnate delle televisioni e dei servizi finanziari nella città che ospita il mercato azionario più importante del mondo, ma da sindaco non è stato costretto a vendere, né a ritagliarsi il ruolo di mero proprietario né, addirittura, a rendere note le sue dichiarazioni dei redditi. Se lo avesse fatto – ha detto lui stesso – avrebbe danneggiato il business delle sue società. Il suo predecessore democratico, Ed Koch, ha spiegato: “Bloomberg l’aveva preannunciato in campagna elettorale. Gli elettori sapevano e hanno accettato”. E’ questo il modello americano. |
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battistis
Utente Nonno
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Verbano-Cusio-Ossola
Città: inCentroConPassAuto
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Inserito il - 13/04/2006 : 08:06:04
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Citazione: Messaggio inserito da feeb http://it.wikipedia.org/wiki/Liberismo adottato da, ad es. Svizzera, Inghilterra, USA, ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Comunismo adottato da Cina e Cuba, senza dimenticare la vecchia Unione Sovietica
vorresti scegliere il secondo ?
no nessuno dei due, sopratutto il secondo e' da evitare!!! sceglo lo stato sociale italiano com'e' adesso ma senza silvio anche se la mia piu' grande aspirazione e' andare in giro con un pizzetto cosi'! Immagine:
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Davial
PornoAttore Professionista
Regione: Basilicata
Prov.: Matera
Città: Matera
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Inserito il - 13/04/2006 : 13:49:18
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pure io ne voglio uno uguale!! |
Ho un cervello, non sono analfabeta, e non sento l'irrefrenabile bisogno di deturpare la mia lingua madre con K e abbreviazioni |
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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Inserito il - 15/04/2006 : 04:35:06
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da tutti me lo sarei aspettato meno che da lui:
Mastella, forse fuori da governo (ANSA) - ROMA, 14 APR - 'Potremmo non entrare a far parte del governo e sostenere lealmente un governo amico': Clemente Mastella lo afferma al Tg5. Il leader dell'Udeur mostra la sua insoddisfazione sulle ipotesi di assegnazioni delle cariche al Senato. ''Non vorrei non fossimo utilizzati - dice - come quelli che danno l'anima ed il cuore prima delle elezioni e dopo ci si dimentica di loro''. |
http://www.avaaz.org/it/ - http://www.flickr.com/photos/dimethyltryptamine/ |
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genius
dott. ing. cav. ...FN
Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Molfetta - Caput Mundi
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Inserito il - 15/04/2006 : 09:37:01
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Ecco cosa vuol dire prendere nella coalizione dei voltagabbana come mastella... |
"...e se non hai morale e se non hai passione se nessun dubbio ti assale perché la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare non farla nel mio nome non farla nel mio nome che non hai mai domandato la mia autorizzazione se ti difenderai non farlo nel mio nome che non hai mai domandato la mia opinione..."
Un blog farlocco |
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pbolo
PDott
Regione: Puglia
Prov.: LECCE
Città: Novoli
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Inserito il - 15/04/2006 : 10:25:44
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vabbè mastella.... |
pbolo
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Mucone
Amante di pbolo
Regione: Puglia
Prov.: Bari
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Inserito il - 15/04/2006 : 16:49:06
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Citazione: Messaggio inserito da pbolo
vabbè mastella....
la colpa è di feeb ke è iscritto nella Rosa nel Pugno |
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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Inserito il - 16/04/2006 : 19:01:33
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Citazione: Messaggio inserito da genius
Ecco cosa vuol dire prendere nella coalizione dei voltagabbana come mastella...
calcola che le opzioni possibili erano:
1) prendere nella coalizione tanti voltagabbana (vedi UDEUR, Rifondazione, ...) 2) perdere le elezioni
ecco perche' Prodi, quando gli si chiedeva sul programma durante la campagna elettorale, rispondeva perlopiù "per ora pensiamo a vincere le destre".. |
http://www.avaaz.org/it/ - http://www.flickr.com/photos/dimethyltryptamine/ |
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Mucone
Amante di pbolo
Regione: Puglia
Prov.: Bari
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Inserito il - 17/04/2006 : 08:24:28
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Citazione: Messaggio inserito da feeb
Citazione: Messaggio inserito da genius
Ecco cosa vuol dire prendere nella coalizione dei voltagabbana come mastella...
calcola che le opzioni possibili erano:
1) prendere nella coalizione tanti voltagabbana (vedi UDEUR, Rifondazione, ...) 2) perdere le elezioni
ecco perche' Prodi, quando gli si chiedeva sul programma durante la campagna elettorale, rispondeva perlopiù "per ora pensiamo a vincere le destre"..
non concordo! Rifondazione e Bertinotti non sono voltagabbana |
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genius
dott. ing. cav. ...FN
Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Molfetta - Caput Mundi
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Inserito il - 17/04/2006 : 10:14:03
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bè mi sembra alquanto azzardato dire ke bertinotti è un voltagabbana... magari lo si può definire troppo intransigente, troppo idealista, ma voltagabbana proprio no... |
"...e se non hai morale e se non hai passione se nessun dubbio ti assale perché la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare non farla nel mio nome non farla nel mio nome che non hai mai domandato la mia autorizzazione se ti difenderai non farlo nel mio nome che non hai mai domandato la mia opinione..."
Un blog farlocco |
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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Inserito il - 18/04/2006 : 00:11:11
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http://it.wikipedia.org/wiki/Partito_della_Rifondazione_Comunista
La sfiducia al Governo Prodi
Leader della coalizione è Romano Prodi, che vince le elezioni e costituisce il suo Governo. I problemi sorgono sul finire del 1998, quando alcuni parlamentari di Rifondazione non condividono le linee guida della nuova Finanziaria e si rifiutano di approvarla. Sostenitore di queste posizioni è lo stesso leader del partito, Fausto Bertinotti, che conduce il PRC a ritirare l'appoggio al Governo sostenuto dalla base del suo partito. Il tutto viene deciso in un rovente Comitato Politico Nazionale il 3 e 4 ottobre 1998 a cui partecipano 332 membri su 338, alla fine del quale si votano quattro mozioni:
* mozione Bertinotti (188 voti/50,15% - votata da bertinottiani, cossuttiani dissidenti (componente L'Ernesto) e 23 trotzkisti maitiani (componente Bandiera Rossa), per la sfiducia al governo Prodi * mozione Cossutta (112 voti/34,04%), contraria a sfiduciare Prodi * mozione Ferrando (24 voti/7,29%), come la prima, ma più critica ed autonoma * mozione Patta (5 voti/1,52%), per mediare fra la prima e la seconda mozione
Alla votazione si astengono in 3.
Una settimana dopo i cossuttiani della seconda mozione, con una scissione danno vita al Partito dei Comunisti Italiani, che vota la fiducia al Governo Prodi e aderisce all'Ulivo.
Ma Romano Prodi viene sfiduciato comunque, per un solo voto di scarto. E così si procede alla costituzione di nuovi governi, prima a guida di Massimo D'Alema, poi di Giuliano Amato. Rifondazione ne rimane sempre fuori e il gelo con i partiti dell'Ulivo è destinato a durare fino al 2003 |
http://www.avaaz.org/it/ - http://www.flickr.com/photos/dimethyltryptamine/ |
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n/a
deleted
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Inserito il - 18/04/2006 : 00:39:05
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Ma Bertinotti non è della casa delle libertà? |
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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genius
dott. ing. cav. ...FN
Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Molfetta - Caput Mundi
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Inserito il - 18/04/2006 : 10:32:59
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Citazione: Messaggio inserito da feeb
http://it.wikipedia.org/wiki/Partito_della_Rifondazione_Comunista
La sfiducia al Governo Prodi
Leader della coalizione è Romano Prodi, che vince le elezioni e costituisce il suo Governo. I problemi sorgono sul finire del 1998, quando alcuni parlamentari di Rifondazione non condividono le linee guida della nuova Finanziaria e si rifiutano di approvarla. Sostenitore di queste posizioni è lo stesso leader del partito, Fausto Bertinotti, che conduce il PRC a ritirare l'appoggio al Governo sostenuto dalla base del suo partito. Il tutto viene deciso in un rovente Comitato Politico Nazionale il 3 e 4 ottobre 1998 a cui partecipano 332 membri su 338, alla fine del quale si votano quattro mozioni:
* mozione Bertinotti (188 voti/50,15% - votata da bertinottiani, cossuttiani dissidenti (componente L'Ernesto) e 23 trotzkisti maitiani (componente Bandiera Rossa), per la sfiducia al governo Prodi * mozione Cossutta (112 voti/34,04%), contraria a sfiduciare Prodi * mozione Ferrando (24 voti/7,29%), come la prima, ma più critica ed autonoma * mozione Patta (5 voti/1,52%), per mediare fra la prima e la seconda mozione
Alla votazione si astengono in 3.
Una settimana dopo i cossuttiani della seconda mozione, con una scissione danno vita al Partito dei Comunisti Italiani, che vota la fiducia al Governo Prodi e aderisce all'Ulivo.
Ma Romano Prodi viene sfiduciato comunque, per un solo voto di scarto. E così si procede alla costituzione di nuovi governi, prima a guida di Massimo D'Alema, poi di Giuliano Amato. Rifondazione ne rimane sempre fuori e il gelo con i partiti dell'Ulivo è destinato a durare fino al 2003
Appunto. Qui ha dimostrato di essere troppo intransigente non voltagabbana.
enum Coal {sx, dx};
...
...
...
void voltagabbana(){
bool miVotano;
Coal coalizione;
...
...
...
coalizione = dx; // può essere anke sx
while(miVotano){
if(!miConviene(coalizione))
coalizione = sx; // viceversa dx
}
}
e nn mi pare ke bertinotti sia mai stato a destra... |
"...e se non hai morale e se non hai passione se nessun dubbio ti assale perché la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare non farla nel mio nome non farla nel mio nome che non hai mai domandato la mia autorizzazione se ti difenderai non farlo nel mio nome che non hai mai domandato la mia opinione..."
Un blog farlocco |
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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Inserito il - 18/04/2006 : 10:41:05
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Citazione: Messaggio inserito da genius
e nn mi pare ke bertinotti sia mai stato a destra...
normale, ci mancherebbe ma se berlusconi e' stato eletto nelle politiche del 2001 e' perche' anche in quella occasione bertinotti decise di non appoggiare la coalizione del centrosinistra: quel giro l'ulivo perse le elezioni e sali' il centrodestra al governo, mentre questo giro ha aiutato anche lui a far numero
comunque: OFFTOPIC
FT: MALE VITTORIA DI MISURA, RISCHIO USCITA DALL'EURO ''La vittoria elettorale di stretta misura dell'alleanza di centrosinistra di Romano Prodi e' il peggiore risultato immaginabile per la possibilita' dell'Italia di rimanere nell'eurozona oltre il 2015. Mi aspetto che gli investitori internazionali comincino a speculare sulla partecipazione dell'Italia all'euro gia' durante la vita del governo Prodi''. Lo scrive nel suo commento settimanale l'editorialista del Financial Times Wolfgang Munchau.
Secondo il Finacial Times in discussione non e' ''l'impegno politico di Prodi nei confronti dell'euro''. Il problema sono ''le circostanze economiche che potrebbero obbligare un governo a prendere decisioni impensabili fino al momento in cui non diventano inevitabili''.
''Tutti sappiamo che l'economia italiana ha guai profondi. Ma e' importante ricordare che i problemi dell'Italia sono diversi da quelli di Francia e Germania. Molte economie continentali soffrono di crescita bassa e alta disoccupazione. Anche l'Italia soffre di crescita bassa, sebbene la creazione di posti di lavoro sia stata eccezionalmente buona. Il problema dell'Italia e' non essere pronta a vivere nell'unione monetaria''.
L'editorialista rileva inoltre che ''sin dal lancio dell'euro nel 1999, l'Italia ha avuto un massiccio apprezzamento del suo reale tasso di cambio. Il costo del lavoro unitario e' cresciuto del 20% rispetto a quello della Germania'' e inoltre l'Italia ha ''un problema di competitivita' di prezzi in molti settori economici. Un programma sensato di riforme economiche dovrebbe concentrarsi sul sistema di contrattazione salariare e sulla regolamentazione del mercato di prodotti e servizi''.
Secondo Financial Times, ''Prodi offre il genere sbagliato di riforme gia' fallite in altri paesi europei'' e la ristretta maggioranza su cui poggia la sua coalizione al Senato ''potrebbe non consentirgli di attuare il gia' insufficiente programma''.
''Se l'Italia continua a perdere competitivita' macroeconomica, un movimento politico populista potrebbe emergere con in programma il ritiro dell'euro'', scrive il Financial Times chiedendosi cosa accadrebbe con il ritorno alla lira del debito pubblico principalmente in euro ''che adesso e' al 106,5% del Pil''. ''L'Italia quasi certamente non sarebbe in grado di ripagare in pieno agli investitori le sue obbligazioni. Dovrebbe o riportare questi debiti in lira ad un tasso di cambio non favorevole agli investitori o dichiararsi inadempiente''.
''Da un punto di vista degli investitori, il ritiro italiano dall'eurozona sarebbe equivalente a inadempienza a stato sovrano''.
''Date queste prospettive, perche' - si chiede ancora Financial Times - i mercati finanziari non stanno speculando ancora su tale evento?''. Il giornale individua tre fattori per l'ottimismo di mercati. ''Il primo e' che l'Italia sia effettivamente intrappolata all'interno dell'eurozona in quanto lasciarla non risolverebbe nessun problema economico. Questo argomento ignora il fatto che l'inadempienza e' di solito conseguenza del panico e non di una scelta razionale. Il secondo e' la convinzione che la Banca Centrale Europea interverrebbe per salvare uno stato membro inadempiente. Questo punto di vista potrebbe sottovalutare la fermezza della Bce a osservare la sua regola di non salvataggio in casi del genere. Il terzo e' che, anche nel peggiore degli scenari, e' ancora altamente improbabile che l'inadempienza subentri durante la durata di un titolo di stato a dieci anni''.
''Questo argomento offre - continua il commento - la spiegazione piu' plausibile al fatto che i mercati non hanno messo un premio di rischio piu' alto sui titoli di stato italiani. Spiega anche perche' il mercato dei titoli pubblici sia notoriamente un cattivo indicatore anticipato del rischio di default''. |
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pbolo
PDott
Regione: Puglia
Prov.: LECCE
Città: Novoli
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Inserito il - 18/04/2006 : 10:44:03
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questa pu*ta*ata è stata smentita dall'UE.
TUTTI i giornali riportano sta bufalata..
http://rassegna.camera.it/ |
pbolo
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feeb
Cantù Che Conta Col Cayenne
Prov.: Zara
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Inserito il - 18/04/2006 : 11:00:54
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si visto giusto ora su ansa:
(ANSA) - BRUXELLES, 17 APR - ''Non e' possibile che l'Italia esca dall'euro''. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Ferran Tarradellas. Commentando, cosi' quanto scritto oggi dal Financial Times sull'Italia e sul risultato delle elezioni..Reazioni compatte nel centrosinistra all'editoriale del giornale britannico per il quale la vittoria elettorale di stretta misura di Romano Prodi e' il peggior risultato immaginabile per la possibilita' dell'Italia di rimanere nell'eurozona oltre il 2015. |
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